Pubblicato il 15 dicembre 2024 da Giacomo Mortara

IL TESTAMENTO

Il valore strategico e umano del testamento: perché non è solo un atto formale, ma uno strumento di pianificazione efficace a tutela della volontà, del patrimonio e degli eredi. Uno sguardo alla materia per offrire la possibilità di fare conoscere le sfumature più inesplorate e umane della disciplina successoria.


Il valore strategico del testamento nella pianificazione patrimoniale

Questa disciplina, troppo spesso, è relegata a contenziosi giudiziari tra eredi belligeranti o a spiegazioni monotone di chi si limita a riportare dissertazioni universitarie. La delicatezza, l’importanza e il fascino dell’argomento non possono ridursi a mere nozioni. Il mio intento sarà quello di fare ricredere sulla tediosa tecnicità e freddezza della disciplina. Illustrerò, attraverso gli esempi, che studi ed esperienza mi hanno fornito, quanto sia di fondamentale importanza nella vita di ciascuno di noi il problema delle successioni.


Per introdurre questa tematica, niente di meglio se non il protagonista per eccellenza, il più noto, famoso al punto da essere oggetto di cronache, film, romanzi e gossip: il testamento. Il suo utilizzo è di conoscenza comune, così come lo sono le sue forme e le sue peculiarità. In un mondo dove i social sono bombardati da post e video di spiegazione, perché sono tanti i litigi a riguardo, riportati da notiziari nazionali e locali? La cupidigia o vecchi rancori certo fanno la loro parte, ma questo è soltanto un alibi.

L’incredibile mole di vicissitudini nasce dal fatto che non basta conoscere le tipologie esistenti o le norme del codice civile per rendere il testamento uno strumento efficace. Oltretutto, di per sé, non sempre offre reali garanzie di una precisa e tempestiva attuazione.


Quando si pensa al testamento, si fa riferimento alla struttura e alle parole utilizzate nella stesura, ma questo è solo una minima parte per potere parlare di una buona redazione. Data la sua importanza è necessaria un’analisi molto più approfondita e pianificata nell’ottica di una stesura, affinché si possa essere certi di ricomprendere tutte le proprie sostanze, di rispettare la normativa e di operare scelte patrimoniali in una prospettiva di un eventuale incremento di valore. Lo stesso dicasi per una visione futura, con l’obiettivo di evitare conflitti tra gli eredi e stimare gli esiti di scelte gestionali complesse dei propri asset.


Riporto il caso di un mio cliente nominato esecutore testamentario. Trentadue i soggetti tra eredi e legatari di una eredità milionaria. Un testamento redatto con l’ausilio notarile e quindi ritenuto sicuramente legalmente corretto. Dopo un anno, in chiusura della vicenda successoria, le sostanze del de cuius non hanno seguito le sue volontà, se non in minima parte. Fondi di investimento, polizze, immobili e legati distribuiti tra privati, enti pubblici ed enti di beneficenza, ma con un rispetto parziale delle volontà testamentarie.

Questo perché il de cuius, pur nell’utilizzo di una conoscenza del lessico giuridico e con il supporto notarile, aveva pensato che sarebbe stato sufficiente avere le idee chiare sulla divisione dei propri asset. Un’analisi specifica delle sue esigenze e delle sue proprietà avrebbe evitato di stravolgere in maniera irreversibile le sue intenzioni


Certo, sono d’accordo con chi talvolta mi dice che il testamento non è necessario perché la legge fornisce già indicazioni per le ripartizioni. Il concetto di necessarietà è talmente astratto da essere confuso con quello di utilità e, in ogni caso, è lasciato all’esigenza che ognuno di noi ha nella ferma intenzione di raggiungere un obiettivo.

Ma allora domando, perché rischiare? Un patrimonio, modesto o ingente che sia, è il frutto di una vita intera che, per quanto piena di impegni e pensieri possa essere, deve trovare il tempo per decidere il futuro di tutti i suoi sforzi. Il testamento non è un elenco della spesa, né una scomoda incombenza che ci ricorda che ognuno di noi non è eterno. È il risultato dei nostri pensieri, dei nostri affetti, dei nostri sforzi per costruire quello che è stato un sogno trasformato in realtà giorno dopo giorno. Prima ancora di essere un gesto di correttezza e di amore verso gli eredi, il testamento lo è nei nostri confronti.


Numerosi e importanti sono gli argomenti da trattare. Il prossimo riguarderà la pianificazione patrimoniale.


Articolo pubblicato su MCG Magazine – N. 6, Dicembre-Gennaio 2025.
Rubrica “Volontà & Successioni”, a cura del Dott. Giacomo Mortara.

Il valore strategico del testamento nella pianificazione patrimoniale
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